INTERVISTE

Toscana Oggi

Riccardo Bigi ha intervistato Guidalberto Bormolini per il Toscana Oggi.

L’appello del Papa è anche un invito al cambiamento, dal basso, degli stili di vita. Quali sono le piccole e grandi lezioni che possiamo imparare?

“Potrebbe essere la novità rivoluzionaria che il cristianesimo porta in un pensiero ecologista, secondo il modo in cui il cristianesimo dialoga con altre culture, con altre religioni: senza schiacciare, senza distruggere. […] Oggi c’è una crescente sensibilità ecologica, soprattutto nei giovani, a volte anche radicale: questo ci deve affascinare, perché il radicalismo fa parte della visione cristiana: non l’integralismo, che è ben altra cosa”.

Su questi temi vediamo a volte anche mode, proposte difficilmente percorribili o scelte estreme che non sempre sono condivisibili. Come si fa a distinguere?

“È il momento in cui possiamo riproporre i grandi temi dell’ascesi cristiana, che sono molto simili ai temi che i giovani ci propongono dall’ambito ecologista: l’attenzione al corpo, l’attenzione alla natura […] Va riscoperto che l’ascesi alle origini non era una pratica penitenziale come è inteso nel linguaggio odierno. San Paolo ci dice che il corpo è il tempio dello Spirito: non si può distruggere il corpo con l’ascesi […] Per un cristiano l’essere umano integrale è fatto insieme del corpo e di tutte le sue dimensioni interiori, la psiche, l’anima, lo spirito”.